Running a lean startup with AWS (Amazon Web Services)

Digital AccademiaNel giorno della festa della Donna ci rechiamo in missione nel Nord Est italico.

Destinazione? Roncade – Ca’ Tron in Digital Accademia per incontrare gli uomini di Amazon Web Services ed in particolare per farci raccontare da alcune startup italiane come hanno usato i servizi AWS.

Dopo una massacrante alzataccia alle 5.00 del mattino arriviamo puntualissimi a Roncade. Per giungere alla sede di Digital Accademia è necessario azzeccare la stradina giusta (una provinciale in realtà, se non ricordo male) che attraversa per una decina di minuti la verdissima campagna di Roncade. Prima ci si imbatte nella splendida struttura di H-Farm, mitico incubatore di successo, di cui parleremo dopo, e quindi si arriva alla cascina finemente restaurata che ospita la sede di Digital Accademia.

Ci registriamo velocemente e facciamo la conoscenza diretta del nostro ospite, Nicola Previati -Sales Representative – Amazon Web Services. Pronti via e ci catapultiamo nel mondo cloud.

Fa gli onori di casa Riccardo Donadon , che ci racconta a brevissimi tratti la genesi di H-Farm e snocciola due numerelli di fortissimo impatto:

– 11 mln di euro investiti in 32 startup
– 9 mln di euro pianificati per i prossimi 4 anni

A brevissimo parte poi, ci informa Donadon, la prima edizione del Master MA.D.E.E. – MasterLab in Digital Economics & Entrepreneurship , 4 mesi di full immersion per formare giovani promettenti al mondo imprenditoriale digitale. Il programma sembra molto interessante e per un giovane che vuole realizzare qualche idea imprenditoriale questa potrebbe essere una palestra ed una entratura importante.

Ve lo dico subito, in H-Farm ed in Digital Accademia si respira un’aria diversa rispetto all’ingessata informatica milanese. C’è voglia, anzi c’è la missione, di provare, di cercare nuove strade, di approcciare l’IT da un punto di vista differente. Sempre professionale e competente ma improntato all’innovazione. Si capisce, l’impatto dal vivo con questa realtà è stato più che positivo.

Emil Abirascid attraverso un brevissimo video ci saluta e ci illustra in poche parole il network di startupbusiness.it.

Siamo alle prime battute dell’incontro e si passa a presentare alla platea l’iniziativa del primo AWS User Group italiano ; di sicuro interesse per confrontarsi e trovare preziose informazioni direttamente dagli utilizzatori delle tecnologie di Amazon.

Entriamo nel vivo e Previati ci porta dritti dritti nel mondo AWS, poche slide semplici ed efficaci.

I servizi sono già noti ma un paio di casi reali ci lasciano intravedere il potenziale di questi servizi sulle nuvole:
– il caso di una azienda che elabora gli indici di borsa ci mostra come con una soluzione cloud sia possibile modulare la propria esigenza di elaborazione e quanto sia relativamente facile coprire i picchi prevedibili di utilizzo dei propri sistemi;
– il caso di animoto ci segnala come l’introduzione di una app per facebook abbia portato nel giro di poche ore l’esigenza di lanciare 5000 nuove istanze AWS per reggere il carico e poi scendere drasticamente finito il picco.

Il solution architect Johannes Borch mostra qualche suggerimento di base per coprire le esigenze classiche di una startup IT. Necessità di arrivare con un prototipo funzionante, raccogliere i ritorni dalla propria utenza ed agire prontamente con continui rilasci per rispondere alle esigenze emerse.

Mai come oggi una iniziativa IT può partire configurando la propria architettura tecnologica con semplicità e possibilità di scalare rapidamente ed a prezzi sempre più bassi.

Amazon ripresenta le proprie strategie da retailer anche nel mondo del cloud e quindi pone al centro le esigenze del cliente e la semplicità dell’esperienza di acquisto. Le novità sono molto frequenti, ultima in ordine di tempo in Europa, l’attivazione delle istanze di DynamoDB , il database noSQL di Amazon.

Arriviamo quindi al centro dell’evento, gli interventi delle 3 startup :

gowar (uno dei primi giochi geolocalizzati per smartphone);
simplicissimus (piattaforma di distribuzione di editoria digitale);
spreaker (piattaforma di pubblicazione e realizzazione di podcast personali);

Interessanti le esperienze, bellissima la passione che gli startuppiani trasmettono con le loro parole .

Tre business molto diversi, tre esigenze di calcolo e di impatto tecnologico distinte ma tutti affrontati con l’utilizzo delle tecnologie di AWS.

Le domande della platea ai ragazzi delle startup si concentrano su suggerimenti e valutazioni dei meccanismi di deploy e di autoscaling dei servizi AWS. L’aspetto dell’autoscaling è chiaramente il più affascinante: la possibilità che i servizi crescano o diminuiscano la loro capacità di calcolo o di storage in funzione dei parametri impostabili dall’utente può portare ad effettivi risparmi di gestione ma anche a rischi di mancata configurazione o di errata configurazione. Tutti sono d’accordo che con qualche test e l’esperienza d’uso può diventare poi una possibilità fondamentale.

Qualche conclusione in ordine sparso:

– H-Farm e Digital Accademia sono realtà fantastiche nel panorama IT italiano. Da vedere, studiare e replicare subito in giro per il Paese.

– Amazon ha una marcia in più, speriamo che anche in Italia ci si accorga delle potenzialità di questi servizi .

– Oggi più che mai chi ha una buona idea ha la possibilità di provarci e di usufruire della semplicità di acquisto e configurazione di tantissimi servizi IT. L’aspetto tecnologia è davvero oggi un problema di secondaria importanza. Rimane come sempre fondamentale la bravura di trasformare il concept, l’idea, in un business vero e proprio. Non è facile.

Alla prossima.

Massimiliano Grassi

One thought on “Running a lean startup with AWS (Amazon Web Services)

  1. Io c’ero! Alla levataccia alle 5:00 e all’intera giornata in un mondo che sembrava molto lontano nello spazio e nel tempo rispetto all’IT che respiriamo tutti i giorni a Milano.
    Confermo tutto il resoconto di Massimiliano e concordo pienamente con le sue considerazioni e impressioni.

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